‘Io mistero della speranza’

Ho conosciuto Gaetano nell’estate del 2013, festival di Aliano.
Si definisce poeta errante dell’Irpinia.
Da allora non mi ha mai lasciato. Mi manda ritagli, piccole foto, poesie incollate su fogli di quaderno. Abbiamo entrambi difficoltà con la tecnologia. Ma lui ha imparato a registrare e, questa mattina, mi ha mandato un podcast (ehilà) dal titolo ‘Mammanonna 1954’.
Eccolo:
Carissimo Andrea, fraternamente molte grazie. A presto abbracciarti, nel fattempo pensieri lunghi gravidi di speranza, sinceri, col forte desiderio di mangiare al più presto un boccone assieme. Gaetano sempre orgoglioso di te per tanti sorrisi nel♥️
Chissà se davvero ci rivedremo
Andrea caro,
ci rivedremo amico mio! Sento così. I miei pensieri ti prediligono, la tua scrittura è magnifica: è luce iridescente. Tu sei e sarai sempre più in tanti cuori buoni, camminerai ancora in tante anime chiare per darci emozioni per autentiche riflessioni con rinnovata volontà per renderci migliori, attenti e più degni della vita.
Il tuo cuore spalancato è un alveare, da esso partiranno ancora api solerti con i tuoi pensieri lunghi e che, con gioia, diventeranno ancora respiri di parole per custodire meglio la vita che hai saputo e sai trovare, donandoci sempre il più dolce e affettoso sorriso. A presto tuo amico sinceri, Gaetano